venerdì 27 marzo 2015

Quiche lorraine di M. Roux


Quasi 2 anni che vivo in Germania. Scontato dire che mi manca la mia famiglia, mi mancano i miei amici, le mie abitudini. Meno banale dire che mi manca la cucina di casa, piena di piani di appoggio, l'asse per stendere e il mattarello lungo 1 m!
E sì,perché io qui ho un mattarello lungo 20 cm e uso come asse una tavoletta per tagliare il pane. Al massimo tiro fuori la tovaglietta di silicone, piuttosto ampia. Non avendo il tavolo in cucina, sistemo la tovaglietta alla bell'e meglio, ma metà finisce sempre sulla piastra in vetroceramica. Secondo voi è molto lontano il giorno in cui dimenticherò che le piastre sono ancora calde? :)

Tutto questo preambolo per dire che ho fatto un casino :)
Ridottami all'ultimo per partecipare all'MTC di questo mese, ieri sera mi sono decisa ad impastare. Peccato che mi sia ritrovata tra le mani una palla appiccicosa e informe, altro che quelle belle palle liscie che vedo sulle altre pagine! Poi ho capito perché: nello spazio ridotto della mia tavoletta di legno, non ho creato un incavo sufficientemente grande e non ho lavorato bene burro e uova, perciò quando ho unito la farina ho impastato a lungo per amalgamare il burro.. bruciandolo! Ho comunque lasciato riposare l'impasto in frigo (non avendo altro burro per impastare di nuovo) e ammetto che si stendeva comunque alla perfezione. Una volta in forno, però non si cuoceva mai. E l'idea di coprire con un foglio di alluminio è arrivata troppo tardi, per quello è un po' abbronzata. A dispetto di tutto, era buonissima. Le fette che vedete qui sono state la mia colazione. Le ho tagliate e fotografate, pensando "ora le impacchetto per il pranzo". Poi il camionista che alberga in me ha insistito per farci colazione... Ovviamente per il pranzo ne ho tagliate altre due fette....


Ok, è chiaro che con questo post partecipo all'MTC di marzo, nella sezione "errori da evitare" :) Vorrei avere il tempo di rifare tutto, ma ahimé, non c'è. E siccome mi sono già giocata il bonus "passo", non voglio rischiare di essere cacciata a calci :D







La prova del disastro:


Copio e incollo dal post di Flavia: l'autorità in materia è lei, mica io :D

INGREDIENTI per uno stampo da 28 cm di diametro:

Per la pasta brisé:

250 g di farina
150 g di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
1 cucchiaino di sale
Un pizzico di zucchero
1 uovo
1 cucchiaio di latte freddo



Per il ripieno:
375 g di pasta brisée
140 g di pancetta tesa affumicata in un’unica fetta
1 uovo
3 tuorli
300 ml di panna  fresca semimontata con le fruste elettriche
Un pizzico di noce moscata
Sale e pepe macinato al momento
140 g di emmentaler grattugiato

Preparare la pasta brisé: versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.
Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa.
Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia  a stare insieme.
Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all’uso.Infarinate leggermente il piano di lavoro e il mattarello. Stendete la pasta con colpi leggeri e pressione regolare, ruotandola di 90° e girandola di tanto in tanto, per evitare che attacchi e facilitare l’aerazione. Continuate così fino a ottenere le dimensioni e la forma desiderate.
Rifilate la pasta in eccesso col coltello o passando il mattarello sulla tortiera. Premete una pallina di impasto sul bordo per alzarlo un poco. Lasciate raffreddare in frigo per 20 minuti perché non si crepi durante la cottura.
Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta per far fuoriuscire l’aria.
Rivestite il guscio di pasta con la carta forno e riempitelo con uno strato di pesi (io: riso).
Cuocete “in bianco” nel forno a190°C per 15 minuti, poi togliete i  pesi e la carta e rimettete in forno per 5-10.

Intanto, preparare il ripieno: tagliate la pancetta a dadini.
Preparate l’ “appareil”  mettendo l’uovo e i tuorli in una ciotola, incorporate la panna semimontata con la frusta ed insaporite con noce moscata, sale e pepe. Distribuite la pancetta e il formaggio grattugiato sul guscio e coprite con il composto di uova fino al bordo. Infornate per circa 15 minuti. Sformate la quiche su una griglia trasferite su un piatto da portata e servite.


Il gusto è ottimo, non oso immaginare con una brisé impastata con tutti i crismi :) . 
Il livello della comunità MTC si alza sempre di più? Meno male che ci pensa Vale ad abbassarlo :)

Buon week end!

giovedì 5 marzo 2015

Tortine friabili alla marmellata

Da due giorni mi riprometto di preparare queste tortine fantastiche, poi stamattina ho visto il post dello Starbooks Redone e mi è tornato in mente che, secoli fa, avevo preparato una bozza di post per questi dolcetti... E allora, prima di gustarmele nuovamente stasera, ripasso la ricetta e faccio prendere aria a questo povero e bistrattato blog :)


Il libro di Delia Smith l'ho acquistato un anno fa ed è stato tra i primi a riempire la libreria culinaria di cui sono molto fiera (non che sia la biblioteca di Alessandria d'Egitto, eh, ma dal bottone si fa il milione...). Proprio questo libro ho preso in mano l'anno scorso per cercare di uscire da un momento di confusione, quando avevo solo voglia di lasciarmi catturare da una foto, scorrere la lista degli ingredienti e mettermi all'opera, eseguendo alla lettera senza pensarci troppo, ma senza il rischio di incappare in spiacevoli sorprese.
Ce ne fossero di manuali sulla vita così... :-)

Confesso che la ricetta legata a quell'episodio era un'altra, ma risultato e soddisfazione sono identici. Vi dirò di più, queste tortine le ho preparate (anche) l'ultima volta che la mamma è venuta a farmi visita e lei le ha promosse a pieni voti. Ora che ci penso, alla mamma ho rifilato tutte ricette garantite  Starbooks e tutte le ricette con garanzia Starbooks hanno il placet della boss. Che si fa, vi metto in contatto? :)

Le mie foto come sempre lasciano a desiderare: mi piace dire a tutti che è colpa della mancanza del balcone e di un'illuminazione inadeguata. Ergo, non prendetevela con me!








Viennese Tartlets, 
"Delia'Cakes", di Delia Smith

175 g di burro spalmabile*
60 g di zucchero a velo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
150 g di farina autolievitante (o aggiungere un cucchiano di lievito per dolci a 150 g di farina)
40 g di amido di mais
4 cucchiai di marmellata di amarene (o quello che volete: per me di fragole & rabarbaro e di pesche, entrambe fatte in casa)
altro zucchero a velo, per la copertura



Setacciare insieme farina e maizena (e lievito, eventualmente).

A parte, battere con un cucchiaio di legno il burro con lo zucchero a velo e l'estratto di vaniglia, fino ad ottenere un composto morbido e cremoso. Aggiungere le polveri e mescolare con il cucchiaio fino ad avere una massa morbida.
Dividere il composto nei pirottini inseriti nello stampo da muffin. Usando il retro di un cucchiaino leggermente inumidito, creare un buco al centro di ognuno, spingendo per i due terzi dell'altezza.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti o finché non saranno diventate dorate (poco più di 15 minuti nel mio forno).
Il buco si sarà leggermente rimpicciolito: è normale.
Lasciar raffreddare le tortine nello stampo per 15 minuti, quindi riempirle con la marmellata e lasciarle raffreddare completamente. 
Prima di servirle, spolverizzarle di zuccchero. Delia dice di non preoccuparsi se lo zucchero copre la marmellata, perché viene subito assorbito.
Conservare in un contenitore ermetico.






Queste tortine sono eccezionali. Si sciolgono in bocca, hanno una consistenza spettacolare (merito del burro!) che a me ha ricordato quella dei canestrelli. Inoltre si preparano davvero in un attimo! Il giorno dopo sono ancora più buone, quindi ideali da preparare in anticipo, ma occorre essere virtuosi...
Lo Starbooks però vuole che "sfruculiamo" la ricetta, quindi...

-nel libro si parla di "spreadable butter*", ovvero burro spalmabile. Nel primo capitolo però è spiegato chiaramente che si tratta di un burro che rimane sempre morbido, anche appena tolto dal frigo, grazie all'aggiunta di olio. Io personalmente trovo questo tipo di burro in Germania, ma un buon burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente andrà benissimo. Questo è l'unico appunto che si potrebbe fare, ma non ne sono nemmeno sicura: in fondo il libro è in inglese e si rivolge, immagino, ad un pubblico che conosce la differenza tra block e spreadable butter (burro in panetto e spalmabile). Fosse anche solo perché è abituato a vederli al supermercato.

-La ricetta è di una facilità disarmante: si sporcano una ciotola ed un cucchiaio di legno e, se avete già lasciato ammorbidire il burro, quando il forno sarà caldo voi avrete già i pirottini riempiti! Il gusto poi... sublime! Ovviamente la scelta della marmellata dipende dai gusti, ma una di un bel colore a contrasto fa la sua porca figura!


La ricetta quindi è assolutamente

PROMOSSA!


(Ma quanto mi piace fare la maestrina??)


Con questa ricetta partecipo allo Starbooks di marzo!