lunedì 27 ottobre 2014

Il mio timballo aka lasagna per l'MTC


Quando è uscita la ricetta dell'MTC di ottobre, ovvero la lasagna, ho pensato immediatamente: non ce la posso fare! Poi ho pensato: Vale, non essere pigra, su, sono mesi che dici che vorresti preparare la pasta, quale occasione migliore!
Il mio primo pensiero era stato: lasagna = timballo di Natala di casa. Poi ho pensato: eh ma qui non ho la salsa di pomodoro fatta in casa, non ho la mozzarella buona, etc etc e allora ho pensato ad una variante crucca. La propongo al Portoghese: "ah ma quindi senza ragù? Ah ma con quello? Ah senza quell'altro?". Dopo aver trascorso un paio d'ore a rimontare l'ego ferito, ho deciso: ok, lasagna tradizionale deve essere, e sia! La salsa, la mozzarella... nella vita si deve pur scendere a compromessi, no? O che fa, rinuncio a vita al ragù? :)

La lasagna per me è il "timballo", come lo chiamiamo in Abruzzo. Come tutte le ricette della tradizione, ne esiste una ricetta diversa per ogni famiglia. A casa mia prevede l'aggiunta di uova sode e non prevede besciamella. Però questo è il mio timballo, perciò è giusto che sia diverso, quindi: con besciamella (per accontentare il portoghese) e con il gouda, un formaggio olandese acquistato per l'occasione di produzione tedesca (un minimo di km 0 ci voleva!).
Piatto di Natale per eccellenza, preceduto dal brodo di cardi: io che non amo i cardi, aspetto con entusiasmo senza pari la mia porzione di timballo, ma senza esagerare. Ma solo perché voglio che avanzi, ché il giorno dopo secondo me è ancora più buono! Ovviamente anche adesso è andata così e la mia seconda porzione è finita nella schiscetta del lunedì ;)


Il post di Sabrina è dettagliatissimo e tutti gli approfondimenti dell'MTC permettono di cimentarsi senza brutte sorprese nella preparazione della pasta fresca.
Io ho "faticato" perché non dispongo di un asse di legno e ho dovuto impastare e stendere su un tagliere per il pane lungo 50 cm! Ho lavorato perciò con un pezzettino di impasto per volta, mentre recitavo come un rosario, tra me e me "Vale, vai al Bauhaus e fatti fare una spianatoia degna di questo nome!"






Pensavo che la preparazione di una lasagna from scratch, con tanto di sfoglia impastata e stesa a mano, fosse più estenuante. In realtà è una preparazione che si presta benissimo ad essere suddivisa; io personalmente ho proceduto così:

-il giorno prima: ho preparato il ragù, la besciamella e rassodato le uova. Quando era tutto freddo, ho messo in frigo, preparato le sfoglie e lasciate asciugare all'aria, poi coperte da un panno;

-il giorno del pranzo: lessato le sfoglie, tagliato uova e formaggi, assemblato e cotto.



INGREDIENTI per una teglia quadrata di ca. 21 cm di lato

Per la sfoglia

150 g farina 0
50 g farina 00
2 uova L

Per il ragù

3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
500 g pelati frullati da me
300 g macinata di manzo
vino bianco secco q.b.
1 cipolla
1 carota
1 spicchio d'aglio
sale
basilico fresco

Per la besciamella

2 cucchiai di farina
50 g burro
600 ml latte intero
noce moscata da grattugiare
un pizzico di sale

Per il condimento

1 mozzarella lasciata scolare e tagliata a cubetti
200 g di formaggio tedesco gouda a quadretti
100 g circa di parmigiano grattugiato
3 uova sode tagliate a pezzetti


Preparare la sfoglia:

setacciare insieme le due farine, formare un buco al centro e rompervi le uova, mescolarle e unire man mano la farina dai bordi. Impastare fino a formare un panetto liscio e lasciarlo riposare mezz'ora, coperto da una ciotola rovesciata.
Riprendere il panetto e stenderla sottile. Io ho lavorato con un pezzetto piccolo alla volta, quindi da ogni pezzo ricavavo 1 o massimo 2 quadrati.
Terminato l'impasto, lessare pochi pezzi per volta in abbondante acqua bollente, quindi tuffarli in acqua ghiacciata e lasciarli scolare in uno scolapasta.



Per il ragù:

versare l'olio in una padella, unirvi cipolla, aglio e carota tritati a coltello e lasciar cuocere a fuoco medio basso per circa 5 minuti. Unire il macinato e sgranarlo con un cucchiaio di legno, attendere qualche minuto in modo che l'olio si scaldi di nuovo e versare il vino, lasciandolo evaporare. Aggiungere i pelati e il basilico e lasciar cuocere coperto, a fiamma bassa, per circa 1ora e trenta. Il sugo deve rimanere piuttosto "lento". Rimuovere le foglie di basilico.

Per la besciamella:

far bollire il latte. In un pentolino sciogliere il burro, aggiungere la farina setacciata mescolando con energia e versare il latte poco per volta. Lasciar cuocere mescolando fino alla densità voluta (io l'ho lasciata abbastanza liquida). Grattuggiarvi abbondante noce moscata e salare con moderazione.

Assemblare:

quando ragù e besciamella sono raffreddati, versare uno strato di besciamella e ragù sul fondo e sulle pareti della teglia. Disporre uno strato di lasagne, ricoprirle di ragù e besciamella, aggiungere il condimento (uova, mozzarella, gouda e parmigiano) e proseguire fino a terminare la sfoglia. Sullo strato superiore versare solo ragù, mozzarella, grana e gouda (senza besciamella e uova).

Cuocere a 180° per circa 30 minuti, togliere dal forno e lasciar assestare circa 10 minuti.





Partecipo all'MTC di Ottobre


giovedì 16 ottobre 2014

Zuppa di lenticchie e spinaci

Ho iniziato a scrivere questo post la scorsa settimana, ma il mio rifiuto verso il pc ha avuto la meglio :)
Ma ora eccomi qui! E mentre guardo le foto e penso a quanto mi sia piaciuta questa ricetta (che stasera infatti ripropongo ;), mi accorgo che tutti i libri di cucina che ho acquistato negli ultimi mesi sono di autori non italiani! La ricetta di questa zuppa meravigliosa, ad esempio, arriva da"River cottage veg everydav", di Hugh Fearnley  Whittingstall. Inglese purosangue. Al che ho pensato: ma guarda tu se un inglese ci deve insegnare a usare e valorizzare le verdure. E ho pensato alle volte che rientro in Italia e mi si chiede: ma in Germania si mangia male, vero? E io rimango perplessa. Perché spesso mi verrebbe da rispondere: e me lo chiedi tu, che compri i libri della Parodi e trovi geniale impanare il petto di pollo nelle patatine fritte? Tu, che per fare in fretta prepari un piatto di pasta con panna e wurstel? In Italia abbiamo dei prodotti di eccellenza, è vero, ma questo non fa di tutti gli italiani dei cuochi eccezionali. Se il clima tedesco non favorisce la crescita di olive, 'sti tedeschi li dobbiamo mettere in castigo? Sfruttano i pascoli, producono un ottimo burro e usano quello. Io trovo molto più grave che, in un Paese in cui basta andare al mercato per trovare legumi freschi, la gente usi le scatolette.
Pensando al pubblico inglese, ma anche nordeuropeo in genere, non mi ha stupito leggere nel libro di Fearnley: un barattolo di questo, uno di quello... Non mi sembra un dramma: basta sostituire la scatoletta col fresco. Devo arrendermi ai pelati: a casa mi bastava scendere in garage e attingere alle scorte di bottiglie di salsa preparate in estate...

In compenso qui trovo tutte quelle cose che in Italia credevo indispensabili: melassa, glucosio, sciroppi vari, panna acida di 3 tipi, latticello. Inutili, sappiatelo. Che me ne faccio del glucosio se poi non trovo la ricotta?? Pensatemi quando spendete 30 euro di ordini on line per gli ingredienti astrusi e vi lamentate perché non li trovati al supermercato all'angolo. È molto meglio trovarci l'olio vero, la mortazza, la ricotta e le verdure che sanno di verdure.

Dopo questa polemica da expa, che tuttavia si rifiuta di vivere cercando i prodotti italiani e se ne va al mercato a vedere cosa offre di buono il contadino crucco, passo ad una delle zuppe più buone che abbia assaggiato. Ne approfitto per partecipare allo Starbooks Redone: devo a loro l'acquisto di un libro pieno di idee e proposte sfiziose e alla portata di tutti. Anche di chi sa solo aprire una scatoletta ;)



INGREDIENTI

150 g di lenticchie di Puy
1 cipolla tritata finemente (o 3 scalogni)
1 carota tritata finemente
una manciata di foglie di timo spezzettate grossolanamente
3 spicchi d'aglio tritati finemente
3 pomodori, svuotati dei semi e tagliati a dadini
1,3 l di brodo vegetale (per me: dado vegetale fatto in casa sciolto in acqua bollente)
1 piccolo mazzo di prezzemolo tritato
100 g di spinaci baby (per me spinaci normali tagliati grossolanamente)
sale & pepe


Scaldare l'olio in una pentola larga, su fiamma medio-bassa. Aggiungere cipolla, carota e timo e lasciar andare per 5 minuti. Unire aglio e pomodori e dopo un minuto le lenticchie.
Mescolare, aggiungere il brodo, sale e pepe. Portare la zuppa a bollore, quindi ridurre la fiamma e far fremere per circa 25 minuti, o finché le lenticchie non saranno tenere.
Aggiungere il prezzemolo e gli spinaci e lasciar cuocere ancora 5 minuti.
Controllare la sapidità, versare in ciotoline riscaldate (io ho riempito le mie di acqua e fatte andare 1 minuto nel micro) e servire con un giro di olio extravergne e, se piace, del formaggio saporito (di capra o parmigiano).










Noi ce la siamo gustata tantissimo: di una semplicità disarmante, rapida, ma diversa nel sapore. L'abbinamento spinaci-lenticchie mi ha assolutamente convinta. Nonostante le mie lenticchie non venissero da Puy, ma dalla bottega dei turchi :)

Io ho preparato una quantità maggiore aumentando gli ingredienti in proporzione, tranne quello del brodo, che ho più che raddoppiato: le lenticchie che ho utilizzato cuociono in 40 minuti, non 25.

Ora un po' di spirito critico:

-la ricetta riesce benissimo, è ottima e la combinazione di sapori è equilibrata, leggermente rustica: una meraviglia!
Però, qualche dettaglio in più secondo me andava aggiunto:
-io ho portato a bollore e poi cotto con coperchio, ma lui non accenna nulla del genere. Può anche essere che abbia sbagliato io, ma così magari si rischia di far evaporare troppo in fretta il liquido. o no?
-Il liquido: parla di brodo vegetale (di cui dà anche la ricetta), ma non specifica se vada utilizzato caldo, freddo, tiepido.
-Sempre sul liquido: forse poteva specificare di aggiungere altro liquido -caldo!- se la zuppa si asciuga troppo velocemente.
-Lui parla di lenticchie di Puy, che effettivamente cuociono piuttosto velocemente, ma magari avrebbe potuto specificare che se si utilizzano lenticchie diverse, che necessitano di una cottura maggiore, potrebbe servire una quantità maggiore di brodo.
-Le dosi: lui indica "per 4 persone". Non basta :) a meno che non inseriate la zuppa all'interno di un menù più completo. O a meno che non abbiate come ospiti persone a dieta. Ma dieta stretta!

Dettagli, rispetto alla facilità, alla riuscita e al sapore, ma dettagli che, per dire, a Martha Stewart non sarebbero sfuggiti ;)

La ricetta però è, nonostante i miei cavilli, di sicura riuscita, semplice ma appagante per il corpo e per lo spirito, perciò è


PROMOSSA!!

Con questa ricetta partecipo allo Starbooks Redone di ottobre