giovedì 20 dicembre 2012

Torta cioccolato e noci (gluten free)

Latito, latito, latito, ma in realtà sono sempre qui :)
In questi giorni ho poco tempo, nonostante non mi sia dedicata più di tanto ai preparativi natalizi: pochissimi biscotti, zero regali homemade, zero novità sulla mia tavola natalizia.
E che hai fatto, allora? direte voi.
Ho lavoricchiato (traduzioni), ho corso, ho preso caffè con le persone più disparate. Ma vi confesso che quest'anno l'atmosfera natalizia non sono riuscita a trovarla: c'ho provato, ma niente. Confido nei prossimi giorni :)

Questa torta però, a pensarci bene, potrebbe essere natalizia: le noci saranno sicuramente presenti sulle vostre tavole o nei vostri cesti. Provatela: è un dolce buonissimo, praticamente si scioglie in bocca e se fate come me, che ho lasciato noci e cioccolato a pezzi grossolani, la torta vi regalerà un misto di croccante e scioglievolezza...
Inoltre non contiene farina, perciò è adatta anche ai celiaci (ma in questo caso occhio a tutti gli altri ingredienti, che non devono essere contaminati nello stabilimento di produzione).


Da "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", P. Artusi
Torta di noci, n. 637

INGREDIENTI per uno stampo da 22/24 cm di diametro

140 g noci sgusciate
140 g zucchero
140 g cioccolato fondente
4 uova
20 g cedro candito

INGREDIENTI  per uno stampo da 20 cm di diametro
105 g noci sgusciate
105 g zucchero
105 g cioccolato fondente
3 uova a temperatura ambiente
buccia grattugiata di mezza arancia

Tritare le noci grossolanamente: io le ho messe in un sacchetto che ho preso a mattarellate, non vi dico il benessere che regala questo gesto :D
Tagliare la cioccolata a pezze piccoli (io con il coltello).
Separare tuorli e albumi; montare i tuorli con lo zucchero e la buccia grattugiata fino ad ottenere un composto gonfio, quindi unire, con una spatola, le noci e il cioccolato ed in ultimo gli albumi montati a neve ferma.
Imburrare uno stampo, foderare la base di carta forno e infarinare le pareti (Artusi consiglia con il pangrattato, ma in presenza di celiaci, usare carta forno anche per le pareti dello stampo!), quindi versarvi il composto, livellandolo con delicatezza.
Infornare a 170° per circa 35 minuti, ma dopo i primi 30 minuti fare la prova stecchino.

Il procedimento di Artusi:

Pestate fini in un mortaio le noci insieme collo zucchero, poi versatele in un vaso per aggiungervi la cioccolata, l'odore della vainiglia, le uova, ponendo prima i rossi e poi le chiare montate, e per ultimo il candito tritato minutissimo. Prendete una teglia ove il dolce non riesca più alto di due dita, imburratela e cospargetela di pangrattato per cuocerla al forno o al forno da campagna a moderato calore.

 Dai miei commensali questo è stato giudicato un dolce squisito.
Anche dai miei commensali, caro Pellegrino :)


La torta si mantiene buona per 2/3 giorni, anzi: diventa ancora più buona, perciò è perfetta per essere preparata in anticipo ;)

Vi auguro una buona serata,
                                            Vale* 

martedì 11 dicembre 2012

Scrippelle 'mbusse

Pensavate che Grinch-Vale fosse andata a rinchiudersi fra le montagne? E invece no! Sebbene quest'anno non sono ancora riuscita ad entrare in "modalità Natale", resto una sostenitrice accanita di questa festa!
La verità è che negli ultimi giorni ho avuto poca voglia di scrivere e anche di leggere. Ho avuto bisogno di pensare, ponderare e prendere una decisione. Come tutte le decisioni, anche questa porta con sé un po' di paura, tanta incertezza ed un margine di non-convinzione. Ma è giusto così.
A volte bisogna rivedere l'ordine delle proprie priorità e delle proprie sicurezze, fare pace con l'idea delle aspettative disattese e della realtà che non somiglia minimamente a ciò che avevamo desiderato ed immaginato per noi. Vuol dire che c'è un'altra realtà da costruire, bisognerà solo inventarsela da capo e andare avanti un pezzettino per volta. :)

Lo so che è uno di quei post in cui voi siete convinti che io sia matta: come darvi torto? Vi prometto che vi racconterò tutto, a tempo debito, ora godiamoci il xmas time, che poi lo spirito natalizio verrà fuori da sé ;)

In casa mia una tradizione (a onor del vero piuttosto recente) è che l'8 dicembre si prepara l'albero, ma non prima di aver pranzato con le "scrippelle 'mbusse", il comfort food per eccellenza, il piatto abruzzese per il quale impazzisco. Si tratta di crepes riempite di formaggio grattugiato e bagnate ('mbusse) con del buon brodo di carne. Io sono stata capace di chiederlo a mia madre per festeggiare un esame ostico quando frequentavo l'università. Il 2 giugno :D
In realtà è un piatto tipico teramano, ma conosciuto in tutta la regione e, come ogni piatto tipico, prevede 1000 varianti: c'è chi riempe le scrippelle con la carne del brodo, chi le prepara senza latte ma con l'acqua. A me piace tantissimo la versione della mia mamma. Non mi piace neanche quella di mia nonna: prepara delle crepes troppo spesse!


Non ho una ricetta da scrivervi nel dettaglio, anche perché la mia macchinetta fotografica è improvvisamente venuta a mancare, ma voglio comunque farvi conoscere questa ricetta, certa che, se vorrete riprodurla, avrete già la vostra ricetta di fiducia delle crepes e del brodo. Inoltre, mia madre cucina rigorosamente "ad occhio" e ogni volta il risultato è così buono...





INGREDIENTI:

4/5 crepes a persona
formaggio grattugiato (grana o parmigiano) q. b.
brodo di carne (noi: tacchino e vitello)

Preparare un buon brodo di carne, guai a fare le scrippelle 'mbusse col dado! e filtrarlo, eventualmente riscaldarlo al momento di servirlo.
Preparare delle crepes morbide e sottili, adatte ad essere arrotolate.


Riempire ogni crepe con del formaggio grattugiato e  arrotolare.

Sistemare le "scrippelle" riempite in un vassoio da presentare in tavola e il brodo in una zuppiera, in modo che ognuno prenderà la propria porzione di scrippelle e si verserà nel piatto la quantità di brodo preferita (io: un quintale di scrippelle ed un mestolo di brodo!a me piace così)




Buon appetito!

Sia le crepes che il brodo possono essere preparati in anticipo. Noi ne prepariamo sempre una quantità industriale, perché ne mangiamo molte più di 4 o 5 :D

Vi auguro una buona serata,
a presto!
              Vale*