domenica 30 ottobre 2011

Charlotte degli amanti


Buona domenica!
Come state? Io confortata dalla goduria che sto per postare: ah, il potere del cioccolato! Non c'è nulla di più confortante di qualcosa di zuccheroso, addentare un pezzo di cioccolata ha qualcosa di terapeutico! Il massimo del confort? Divano, libro&dolce! E la ricetta di oggi arriva dritta dritta da un libro di un'autrice che ho scoperto da un paio d'anni ma che mi ha conquistata: Isabel Allende. Donna dalla vita intensa, particolare e anche difficile (ha perso una figlia, morta a soli 28 anni di malattia). In tutti i suoi romanzi si possono trovare aneddoti autobiografici: viene da una famiglia di persone davvero particolari, ma questo non le impedisce di trattare con accuratezza da storico gli argomenti e le vicende a cui fa riferimento! Le protagoniste dei suoi romanzi sono donne coraggiose, appassionate, impavide; ed è proprio così che io immagino Isabel (ebbene sì, la chiamo per nome ormai!).
Dopo aver scoperto questa fantastica scrittrice, sono andata in libreria per "mettermi in pari" con la sua produzione, e la scelta è caduta su "Afrodita. Racconti, ricette e altri afrodisiaci." Vi dico che da quando l'ho acquistato, 2 anni fa, è sempre rimasto sul mio comodino: non mi stanco mai di leggerlo, basta anche sfogliarlo e leggerne qualche estratto per sorridere. Sì, perchè qui Isabel rivela tutta la sua ironia, la sua vitalità ed energia, scrivendo un vero e proprio trattato sul connubio passione&cucina:

 Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre... Non posso separare l'erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo.

Questo è il suo mantra! Con ogni parola, durante la lettura, lei restituisce al cibo la sua importanza, la sua leggerezza e sensualità. Abbandonda i sensi di colpa che ci affliggono appena superiamo le calorie giornaliere, trasformando tutto in un'esperienza 'mistica'.
Alla fine del libro presenta anche un piccolo ricettario suddiviso in portate, io ovviamente ho attinto da quella dedicata ai dolci, che:

sono un vizio più pericoloso dell'alcol o della droga, perchè è legale, non è considerato peccato e si può commettere in pubblico.


 Che dite, vale la pena di arrivare in libreria? Se finora non vi ho tentati, credo proprio lo farà la ricetta:

INGREDIENTI ovviamente per 2 ;)

2 uova (bianchi e rossi separati)
75 g di cioccolato fondente
  4 savoiardi o biscotti secchi sminuzzati
2 cucchiai di noci tritate
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di burro
mezza tazzina di caffè nero molto forte
1 cucchiaio di cognac
crema chantilly per decorare (intesa come: panna montata con zucchero a velo)

Io ho seguito alla lettera la ricetta,modificando solo in parte il procedimento: ho infatti pastorizzato gli albumi (passaggio che lei non prevede,  ma per me indispensabile).

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato spezzettato con 2 cucchiai d'acqua (ed io che credevo impazzisse!). Quando sarà sciolto unire un cucchiaino di zucchero, il burro e i tuorli, mescolando. Far cuocere per 5 minuti; togliere dal fuoco, aggiungervi le noci, i biscotti, il caffè e il cognac.
Porre l'albume con il restante zucchero e 2 cucchiai d'acqua a bagnomaria, mescolando continuamente fino a che non arriverà a 70°, dopodichè montare a neve con le fruste elettriche fino a raffreddamento; unire con attenzione al composto di cioccolato e versare in due coppe larghe (io ho diviso in 4 coppe, purtroppo non era una cena romantica: ma appena ne avrò l'occasione sono certa che il lui in questione lo stenderò!). Decorare con della panna fresca montata con lo zucchero a velo.







           










Davvero ottima! Un gusto deciso (come dice Isabel: qualsiasi cosa migliora se bagnata con del liquore!) e una preparazione semplice ma sempre d'effetto: "l'aspetto del dolce è più importante del suo sapore, in questo caso l'abito fa il monaco", o almeno così dice lei, che secondo me lo dice perchè sa che con le sue ricette non ci si può sbagliare!

Vi ho annoiati? Spero di no, anzi: spero che non siate arrivati a leggere fin qui perchè siete corsi a ordinare il libro su qualche sito!

baci,

Valentina*

Con questa ricetta partecipo al contest di Anna
al contest di Serena




e al contest di Ely nella sezione 'lussuria'


e al contest di Elisa

                     

martedì 25 ottobre 2011

Spiedini di tacchino marinati allo yogurt

Il mio blog è rinsavito, yeah!!!! Speriamo rinsavisca presto anche la sua titolare :)
Stare senza blog è stato davvero triste, ed era molto snervante ritrovarsi davanti un template impazzito che non accettava non dico comandi, ma almeno consigli!
Per fortuna poco fa è tornato tutto alla normalità, ed io mi sono precipitata a postare una ricettina molto sfiziosa! Prima, però, vorrei ringraziare le blogger che mi hanno dato consigli, suggerimenti e feedback vari! :*

PER 12 SPIEDINI:
300g fettine di tacchino
1 vasetto di yogurt bianco preferibilmente magro
mezza cipolla
curry
2 zucchine
1 melanzana piccola

PER ACCOMPAGNARE
pomodori pachino
1 cucchiaio d'olio
2 cucchiaini di aceto balsamico

mezzo cucchiaino sale

Preparare la marinata: miscelare bene insieme lo yogurt, la cipolla tritata finemente, curry (a piacere) e sale (salata abbastanza, perchè lo yogurt tende a coprire il sale e infatti i miei erano leggermente insipidi!); versatela in un piatto largo. Tagliare le fettine a pezzetti e sistemarle sulla marinata. Coprire con pellicola e lasciare insaporire in frigo almeno un'ora.
Intanto: tagliare la melanzana a fettine e le zucchine a rondelle e grigliarle per qualche minuto (3/4 al max) sulla piastra. Suddividere le fettine di melanzana in spicchi.
Preparare l'emulsione di olio, aceto e sale e versarla sui pomodorini tagliati a cubetti.

Trascorsa l'ora, riprendere la carne e comporre gli spiedini.


 Cuocerli sulla piastra caldissima per circa 12 minuti. Servire subito, accompagnandoli con i pomodorini.


Sono molto saporiti ed hanno un gusto molto 'esotico', per via del curry. Hanno anche superato la 'prova mamma', che di fronte alle novità a tavola storce un po' il naso!
Ora vi saluto,
buon pomeriggio,
                              Vale*

lunedì 24 ottobre 2011

Avviso: template impazzito

Ciao a tutti!
Purtroppo da ieri ho dei problemi con il template, che non vuole saperne di tornare in sè! Io visualizzo allo stesso modo anche altri blog, ma non è così per tutti! Se qualcuno vuole dirmi come vede il mio (esempio: dove visualizzate i vari gadget) lo ringrazio per la collaborazione!
A presto -spero!
                          Vale*

giovedì 20 ottobre 2011

Pumpkin cake bars with cream cheese frosting

Che titolone che ha questo post! :)
Buongiorno a tutti! Finalmente è arrivato l'autunno: oggi vi scrivo guardando dalla finestra (chiusa!) il cielo grigio. Era ora! Io non tolleravo più quel caldo fuoristagione che ha prolungato di oltre un mese la mia allergia (che va avanti da marzo!): proprio ieri pomeriggio ho avuto una crisi bruttissima che mi ha ridotta uno straccio! Avrei dovuto preparare un dolce per una cena che ho stasera ma non ci sono riuscita: ero uno zombie! va be', rimedierò oggi pomeriggio!
Il dolce che vi posto oggi l'ho preparato domenica: vedevo sul web tantissime ricette con la zucca, tutte molto invitanti ed io, che non l'avevo mai provata (a casa mia non riscuote un gran successo), mi sono decisa! E ho fatto benissimo!  Devo ammettere che il blog mi permette di superare la pigrizia e il blocco verso certi ingredienti o certe ricette: prima lo scoglio dell'arrosto,ora la zucca... é tempo di superare i propri limiti :D
Per par condicio, ho preparato un primo ed un dessert, e devo ammettere che mi è piaciuta in entrambe le versioni, anche se io ho una predilezione evidente per tutto ciò che è zuccheroso!
E dove cercare ricetta più adatta, se non tra quelle americane, patria delle pumpkins? La ricetta originale è in cup, io ho pesato, poi, gli ingredienti anche sulla bilancia, così, se qualcuno volesse provarla, non avrà problemi di conversione!

INGREDIENTI per una teglia 21x21 cm

160 g farina
105 g zucchero di canna
  50 g zucchero semolato
100 g olio
    2 uova grandi
200 g di zucca mondata   
    3 g bicarbonato
    3 g lievito in polvere
    un pizzico di sale
40 g di noci tostate e tritate
     1 cucchiaino pieno di spezie (cannella, zenzero)

PER IL FROSTING:

115 g philadelphia (meglio in panetti)
  25 g burro
150  g zucchero a velo
qualche noce per decorare

Preparare la purea di zucca: cuocere la zucca, in forno o a vapore, fino a che non diventa morbida, passarla al mixer e setacciarla. In questo modo si otterranno circa 150g di purea.
Tostare le noci per qualche minuto in forno e tritarle.
Setacciare insieme farina, lievito, bicarbonato e spezie. A parte sbattere insieme le uova, l'olio, i due tipi di zucchero e il pizzico di sale; aggiungere a questo impasto la purea di zucca, le noci tritate e la miscela di polveri. Continuare a sbattere fino a rendere l'impasto omogeneo.
Versare in una teglia (io l'ho ricoperta di carta forno bagnata&strizzata) e cuocere in forno a 175° per 25 minuti circa, comunque vale sempre la prova stecchino!
Far raffreddare bene su una griglia e tagliare, (io ho usato una rotella per pizza) in quadrotti o rettangoli: io ho fatto dei rettangoli di circa 7x4 cm.
Preparare il frosting: mischiare bene, con un cucchiaio di legno, philadelphia e burro, poi montarli con le fruste e aggiungere gradualmente lo zucchero fino ad ottenere un impasto consistente ma morbido (la ricette prevedeva 115 g di zucchero, io ne ho utilizzati 150); lasciarlo una ventina di minuti nel frigo. Spalmare o sacapochare il frosting sulle barrette, anche se il composto non è così sostenuto da permettere grandi decorazioni, e decorare con qualche noce.




Vi piacciono? A noi tantissimo!Hanno un odore così aromatico, e sono talmente soffici! Io ho messo alla prova tutta la famiglia: ho detto loro qual'era l'ingrediente misterioso solo dopo che l'hanno divorato, con e senza frosting! Non ci credevano, e in parte hanno superato il blocco anche loro! Ah, la cucinaterapia!
Qualche nota:
- il dolce si può preparare il giorno prima, senza tagliarlo e conservandolo avvolto nella pellicola;
- anche il frosting si può preparare in anticipo;
- io consiglio di spalmare il frosting poco prima di servirli: altrimenti il passaggio in frigo renderà le barrette meno morbide.

Ok, la smetto di scrivere! Buona giornata,
baci,
        Valentina*

Visto che sono in tema, con questa ricetta partecipo al contest di Caia



e al contest di farina, lievito e fantasia




lunedì 17 ottobre 2011

Pasta al pesto di olive&capperi

Buon inizio settimana!
Trascorso bene il week end? Il mio è stato all'insegna della pigrizia, anche perchè quel tempo non permetteva grandi svaghi ( in realtà è il mio umore a non permettere molto, ma passerà ).
Osservando le -poche- ricette presenti qui pare che io mi nutra solo di cose zuccherose, il che, in parte, corrisponde al vero, ma solo in parte! Effettivamente mi piace molto cucinare dolci&affini, anche se ogni tanto mi dedico anche ad altro! E da questo punto di vista il blog è davvero di incoraggiamento: mi viene voglia di spaziare, dall'antipasto al... dolce! passando per primi e secondi (per esempio senza l'iniziativa di Flavia probabilmente non avrei mai superato il "battesimo del fuoco" dell'arrosto!).
Si tratta di un primo molto semplice, ma molto gustoso, copiato da una ricetta trovata su una rivista e sponsorizzata dalla... Coca cola, che promuoveva ricette genuine! Fa ridere l'abbinamento coca cola- genuinità, io neanche la bevo, però questo condimento davvero mi ispirava, e a ragione!

INGREDIENTI per 4 porzioni (nel nostro caso: 3 abbondanti!)

orecchiette
150 g di olive verdi&nere
  30 g di capperi in salamoia
200 g di pomodori pachino
5/6 cucchiai di olio d'oliva
  1 spicchio d'aglio


Mondare e tagliare a pezzi i pomodorini.
 Scolare e sciacquare bene i capperi e le olive, versarli nel boccale del frullatore e accenderlo versando l'olio a filo, fino ad ottenere una crema densa. Io ho preferito lasciare qualche pezzetto, in modo che non fosse completamente liscia, così

Intanto versare un giro d'olio su una padella, aggiungere lo spicchio d'aglio e quando sarà caldo versare i pomodorini, lasciar andare qualche minuto.
Far bollire la pasta -ricordarsi di conservare un bicchiere di acqua di cottura- e scolarla un minuto prima del tempo previsto. Ripassarla con i pomodorini e il pesto, aggiungendo un po' d'acqua di cottura per diluirlo un po'.


A noi è piaciuta tantissimo!!
Qualche nota:
- il pesto si conserva diversi giorni in frigo;.
- spalmato su una bruschetta sta benissimo!
- qualche mandorla ad insaporire ulteriormente è il non plus ultra, io non ho potuto per via dell'intolleranza di mia sorella!

Con questa ricetta partecipo al contest di Claudia





Io ora vado a cena :) buon appetito a tutti!
Baci,
             Vale*



venerdì 14 ottobre 2011

Cupcake Pops!

Ciao a tutti!
Come state? Io perennemente in ansia e pertanto... perennemente in cucina! E sì, mettere le mani in pasta rimane sempre la cura migliore! E stamane, complice un ciambellone decisamente insipido, ho pensato di darmi alla sperimentazione (non è vero, ho copiato spudoratamente dal web :D ).

Sembrano dei normali cupcakes, ma c'è il trucco! Veniamo alla ricetta:

INGREDIENTI:

300 g di ciambellone
100 g di philadelphia
100 g di cioccolato fondente
100 g di cioccolato bianco
monpariglia & tutto ciò che vi viene in mente per decorare
bastoncini da spiedino

In realtà questa è la classica ricetta "ad occhio", io vi ho scritto le dosi più per darvi un'idea, poi vi regolerete benissimo da sole procedendo.

Frullare il ciambellone e ridurlo in bruciole ed amalgamarle con del formaggio cremoso (o nutella o marmellata, insomma, con quel che più preferite!). Formate delle polpette e lasciate rassodare in freezer per circa 15 minuti.  Riprendetele e date loro una forma allungata ed inserite ad un'estremità un tagliabiscotti a forma di fiore a 6 petali o rotondo e spingetelo fino a metà polpetta, dopodichè estraetelo dal fondo. Qui spiega benissimo come fare.
Fate sciogliere il cioccolato fondente: io ho inserito la cioccolata in un sacchetto e messo questo in un pentolino con l'acqua, dopodichè ho inserito il sacchetto in un bicchiere, così 
In questo modo ho sporcato di meno e, soprattutto, ho potuto utilizzare un contenitore stretto e profondo, che mi ha consentito di immergere meglio i finti cupcakes. Io ho seguito il suggerimento del link: ho infilato uno spiedino sulla calotta, ho immerso quindi la base nel cioccolato, fatto scolare quello in eccesso e messo ad asciugare, sottosopra, su carta forno. Subito dopo ho intinto nel cioccolato uno spiedino ed infilzato nella base.



Ho lasciato asciugare (non hanno impiegato molto) e sono passata alla calotta, col cioccolato bianco. Io ho proceduto nello stesso modo, ma con risultati molto diversi: il cioccolato bianco non mi si fonde mai bene, anzi, se avete suggerimenti, consigli, marche (Ale, lo so, il galak, c'ho pensato solo ora!!), riti propiziatori... sarò ben lieta di ascoltarvi!

Comunque visto che la fusione non è andata benissimo, il cioccolato bianco l'ho spalmato con un coltello, dopo aver inserito i cupcakes in barattoli da conserva, riempiti di carta stagnola. E siamo arrivati alla parte migliore: decorate a piacere, io non ho molta fantasia, voi sapete fare certamente di meglio!



Sono davvero graziosi da vedere, persino i miei! Più è piccolo il tagliabiscotti, migliore sarà l'effeto finale. Infilzati sono il massimo, io ne ho lasciati un paio 'a piedi' per motivi logistici: uno era troppo grande (mi occorreva uno spiedo da pollo!) e l'altro si è buttato giù dallo spiedino! Contate che i 4 piccoli pesavano 70 grammi e li ho ritagliati con un cutter di circa 3cm.
Sono comodi e veloci da preparare, si possono fare con anticipo e, volendo, si possono usare merendine confezionate al posto di torte fatte in casa. E poi fanno una gran figura, magari confezionati e infiocchettati! Però la prossima volta al posto della cioccolata bianca userò la glassa!

Vista l'americanissima fonte, ne approfitto per partecipare al contest di Caia


Va bè, vi lascio in pace! E comunque occorre più tempo a scrivere questo papiro che a prepararli!
Buona serata,
baci,
         Vale*






martedì 11 ottobre 2011

Filetto di maiale alla birra

Buon inizio settimana,
passato bene il week end? Io sì, all'ultimo è uscita fuori anche una "2giorni" che mi ha permesso di passare un po' di tempo con due amiche!
Sono rientrata a casa oggi e vi posto una ricetta -buonissima!- preparata domenica, mentre fuori si scatenava una violenta grandinata, che ha reso questo piatto ancora più adatto! La ricetta è presa dal blog della bravissima Meggy, la recipe-tionist del mese! Non sapete di cosa parlo? Andate qui a conoscere la splendida iniziativa di Flavia! Si tratta di un arrosto di maiale alla birra e pancetta, che ehm.. è diventata speck! Ho riletto la ricetta 1000 volte e al momento di scrivere la lista della spesa non ho avuto esitazioni: speck! Quando stavo per prepararlo ho riletto -ancora!- l'originale e mi sono resa conta della mia tontaggine! Meggy, chiedo scusa, per fortuna c'era la tolleranza di 1 elemento modificato; tollererai anche la mia imbranataggine?
Ecco la ricetta da me scelta per il contest di Flavia


Riporto la ricetta originale, copiandola dal blog di Meggy:

900 gr di filetto di maiale (2 da 450 gr l'uno)
1 e 1/2 hg di pancetta coppata
500 ml di birra Weissen (Franziskaner)
1 cipolla rossa
aglio
burro chiarificato
sale

Preparazione:
sgrassate il filetto, praticate dei tagli orizzontali nella carne ed inserite qualche fetta di pancetta e alcuni pezzi d'aglio al suo interno.
Arrotolate l'arrosto nella pancetta e fissate bene con lo spago o con uno spiedino, in modo che durante la cottura la pancetta insaporisca la carne con il suo grasso ed il suo aroma.
Fate sciogliere in una casseruola antiaderentedue belle noci di burro chiarificato, fate quindi rosolare bene su entrambi i lati, aggiungete le cipolle, lasciate rosolare anche quelle e poi bagnate con metà della birra, mettete il coperchio e cuocete a fuoco basso per 15 minuti.
Levate l'arrosto dalla pentola e terminatelo in forno a 180° per altri 10 minuti, nel frattempo aggiungete altra birra se volete un po' più sughetto ed eventualmente anche un cucchiaio di farina setacciata per farlo rapprendere.
Tagliate l'arrosto a fette spesse ca. 2 cm, nappatele con il sugo e servite accompagnate da patate al forno.

Io ho seguito alla lettere le sue indicazioni e vi posso garantire che l'arrosto si è rivelato super! Era la prima volta che mi cimentavo con un arrosto e nessuno l'avrebbe detto: abbiamo spazzolato tutto! Ho seguito anche il suggerimento di Meggy di accompagnarlo con delle patate arrosto: accoppiata perfetta!
                                                                              


Qui con le cipolle rosse!




Ho seguito anche il suggerimento di Meggy di accompagnarlo con delle patate arrosto: accoppiata perfetta!
 Sicuramente riproporrò questo piatto presto, la prossima volta con l'ingrediente giusto! Anche se devo dire che lo speck, pur seccandosi un po', dava il suo contributo al sapore d'insieme! 
Adesso vi saluto, ma non senza aver prima ringraziato Meggy per questa ricetta (e per avermi 'aiutata' a preparare il mio primo arrosto!) e Flavia, per questa iniziativa davvero geniale, che racchiude il vero spirito di chi si avvicina al mondo dei blog e della cucina (foodblog nel mio caso mi pare esagerato!): grazie ragazze!
Baci,
Vale*
 

venerdì 7 ottobre 2011

Plum cake al the



E finalmente l'autunno è arrivato! Forse ora potrò smetterla di nutrirmi di paste fredde e insalate di cereali! Insieme all'autunno non sono arrivate però le news che aspettavo, non ancora almeno... Ma sto provando ad essere positiva e non dare di matto ogni 3x2! E per non dare di matto mi sono rinchiusa in cucina a cercare di combinare qualcosa di buono! Il plum cake di oggi si adatta perfettamente a questa giornata: aromatico, dolce ed è perfetto per un the con le amiche! Amiche&cucina: che bella combinazione, vero? A me piace molto invitare le mie amiche a cena (ma anche a merenda!), condividere con loro la tavola... Quando vivevo fuori in quanto studentessa fuori sede, ho avuto la fortuna di trovare delle coinquiline fantastiche, che sono diventate amiche vere e proprio a tutti gli effetti! Sapete le classiche case di studenti dove le dispense sono quasi sempre vuote?? Ecco, noi eravamo l'esatto contrario! Eravamo delle vere buongustaie!Ogni scusa era buona per mettersi a tavola: il momento della merenda spesso si allungava fino alla cena! (Nonostante ciò ci siamo laureate, eh!) Il the del pomeriggio era un rito: Anna veniva a bussare per chiedere se mi andasse un the; il tempo di arrivare in cucina e lei aveva apparecchiato la tavola: toast, burro, marmellate... c'era di tutto! (ora capite perchè il the si protraeva fino alla cena?) Peccato non aver avuto un forno funzionante in quella casa! Dicevamo del plum cake: è a base di the ed io, per rendere omaggio alle mie amiche-commarucce, ho scelto il mio the preferito, quello croato, dono della 'internazionale' del gruppo! Internazionale più per esperienze di vita che per nazionalità: sembra più italiana di me!
Mai bevuti the migliori: questi sono davvero saporiti ed aromatici!

Va be', passiamo alla ricetta: scusate l'attimo nostalgia!

INGREDIENTI:
220 g farina
  60 g amido di mais
110 g zucchero
    4 uova
100 g burro
    2 cucchiai generosi di miele
60 g acqua
    2 bustine di the
    1 cucchiaino di succo di limone
8 g lievito

Scaldare i 60 g di acqua senza portare a bollore (ma quasi) e versarla in una tazza dove avremo sistemato i filtri del the; toglierli dopo circa 3/4 minuti e aggiungervi il succo di limone.
Montare le uova con lo zucchero e aggiungervi il burro ammorbidito e lavorato un po' in un piatto con una spatola. Sempre continuando a mescolare aggiungere il miele e, alternandoli, le farine setacciate con il lievito e il the. Continuare a montare fino a rendere l'impasto liscio. Imburrare ed infarinare uno stampo da plum cake e versare il composto. Cuocere a 170° per 40 minuti ed abbassare a 160° per altri 10 minuti.


 
Una volta freddo, l'ho spennellato con pochissima marmellata di pesche e cosparso di granella di zucchero.


Ed eccolo accompagnato da una tazza di the, croato of course!












Con questa ricetta partecipo
al blogcandy di Laura
ed al contest di Dana




Vi auguro una buona serata,
baci,
       Vale*














mercoledì 5 ottobre 2011

Biscottini occhio di bue

Buon pomeriggio! Come state?
Io così così: le notizie che aspettavo qualche post fa arrivano frammentarie e confuse, l'entusiasma si lascia sopraffare molto facilmente da questa indecisione e da questo limbo nel quale mi trovo. A tutto ciò aggiungiamoci un po' di dispiaceri per situazioni ormai vecchie, ma che, non per questo, smettono di fare male quando accade qualcosa che mette di nuovo il sale sulle ferite..Insomma, oggi l'umore è pessimo: ho 28 anni e me ne sento 300 ma con la confusione di una ragazzina di 14... Che sono una lagna? Probabilmente sì, ma ho davvero bisogno di un inizio! Voi continuate a fare gli incrocini per me, per favore? :)
 Quando l'umore è così, cos'altro si può fare se non impastare??


Io ho impastato questi deliziosi (me lo dico da sola :D ) occhi di bue!

INGREDIENTI per circa 25 coppie di biscottini
200 g farina
    1 cucchiaino di lievito
  80 g zucchero
  50 g burro
    1 uovo
aromi a piacere
marmellata/cioccolata per farcire

Impastare la frolla come d'abitudine, decidendo eventualmente di omettere il lievito: i biscotti non perderanno la forma e si manterranno più croccanti. Io l'ho lasciato, per renderli più morbidi, come li preferisce mia madre (ah, che brava figlia!). Lasciar riposare la frolla in frigo per circa mezz'ora. Trascorso questo tempo riprenderla, rimaneggiarla un po' e stenderla ad uno spessore di 5 mm: io mi aiuto con le bacchete fatte e regalatemi dalla mia amica Ale:


(Vedete queste stelline avanzate dalle parti superiori dei biscotti? Bè, le ha spazzolate tutte la mia nipotina di 18 mesi! Cuore di zia!!)
Ritagliare i biscotti e, se possibile, sistemare in due teglie separate le basi e i di sopra, visto che avranno cotture leggermente diverse. Infornare a 180° per 12 minuti circa i 'coperchi' e per 15 le basi.
Una volta sfornati, lasciarli raffreddare bene prima di farcirli. Nel caso della marmellata io faccio così: verso la quantità che penso mi possa bastare in un pentolino e la faccio scaldare (non più di 2 minuti) girandola e 'schiacciandola' con una forchetta e subito dopo la spalmo sulle basi e attacco immediatamente i 'coperchi'. In questo modo la marmellata farà aderire perfettamente i due biscotti.



Sono perfetti per accompagnare un the! E poi sono così carini da vedere!

Con questa ricetta partecipo al contest di Francy
e al contest di te-verde-e-pasticcini


 Vi auguro un buon pomeriggio!
Baci da Vale*

lunedì 3 ottobre 2011

Plum cake soffice e... un libro!

Buon inizio settimana! Trascorso bene il week end? Spero di sì! Il mio è andata piuttosto bene, ho diviso il mio tempo tra le amiche, la cucina... Anche se ho cucinato meno di quanto volessi: queste giornate così poco autunnali non mi predispongono a lunghe ore di spignattamenti! Comunque ne ho approfittato per prepararmi il mio dolce da colazione/merenda preferito: un plum cake soffice e leggero! Propongo sempre dolcetti leggere, voi potreste pensare che io sia una fissata della linea!! Errore!!! In realtà la colazione per me è quasi un 'sacrificio', perchè faccio difficoltà ad ingerire qualunque cosa, ma nell'ultimo anno ho imparato a farla ogni mattina (grazie ad un'amica!) e ho notato che sto molto molto meglio. Tuttavia, riesco a mangiare solo dolci molto leggeri, come questo! Lo propongo spesso anche per il the (dell'ultimo minuto) con le amiche!

INGREDIENTI

180 g farina
180 g zucchero
    2 uova
mezzo bicchiere di plastica d'acqua
mezzo bicchiere di plastica d'olio
mezza bustina di lievito
aromi a scelta (limone, vaniglia)

Montare le uova con lo zucchero ed un pizzico di sale. Aggiungere la farina setacciata e miscelata con il lievito e gli eventuali aromi e l'acqua. Continuare a montare versando a filo l'olio.Quando l'impasto sarà liscio ed omogeneo versare nello stampo ed infornare a 180° per 40 minuti, o comunque fino a quando infilando uno stecchino, questo non uscirà asciutto! Io prima di infornarlo ho versato sull'impasto un po' di gocce di cioccolato (dovevo finirle!)

 Qui appena sfornato.




Con questa ricetta partecipo al contest di Francy 

ed al contest di Giù

Nel titolo parlavo anche di un libro... e sì, oltre a combinare pasticci in cucina, amo moltissimo leggere. Questo è l'ultimo libro che ho letto, 'Come un dolce ben riuscito', di Maeve Binchy. La storia è molto scorrevole e a tratti prevedibile, e anche se ha dei momenti di tristezza  è una lettura davvero piacevole! E poi leggere dell'organizzazione di un catering, della preparazione delle serate... bè, come potrebbe non piacere a noi amanti della cucina?                                                                                                                    
Io amo leggere generi completamente diversi: in assoluto però, il mio scrittore preferito resta Hermann Hesse: una saggezza, un'apertura mentale ed una conoscenza dell'animo umano davvero profonda! E a voi cosa piace leggere?
Buona serata, Valentina*

sabato 1 ottobre 2011

Peach cobbler

Buon pomeriggio!
Allora, come state? Io esasperata dal caldo: non lo tollero più, mi ha fisicamente atterrita! Mentalmente... bè, sono bruciata già da un po'! In questi giorni poi sono particolarmente in ansia: aspetto delle notizie che dovrebbero apportare un notevole cambiamento nella mia vita. Anzi: la cambierebbero proprio! Mica fareste qualche incrocino portafortuna per me? :) Io credo molto nelle energie positive: sono convinta che le persone che ci vogliono bene, quando ci rivolgono i loro pensieri, ci trasmettano un po' della loro positività!

Ma forse i miei deliri non vi interessano :), perciò passiamo alla ricetta! Si tratta di un dolce americano, il cobbler, tipico dolce da merenda, che è diffuso essenzialmente in 2 versioni: alle pere e alle pesche; io ho preferito la versione alle pesche.

INGREDIENTI

3 pesche (io ho usato quelle sciroppate)
40 grammi di zucchero di canna
   1 cucchiano di cannella
250 g di farina
  10 g di lievito
100 g  + 50 g di burro    
 120 g di zucchero bianco
400 ml latte
vanillina

Tagliare a spicchi non troppo sottili le pesche (nel caso le usiate fresche sbucciatele) e lasciarle insaporire per una ventina di minuti con lo zucchero di canna e la cannella.

Intanto: setacciare in un contenitore la farina e il lievito, aggiungervi 100 g di burro morbido e lo zucchero e sfregarli con le dita per ottenere un composto di briciole (io ho messo tutto nella mia piccola ma preziosa impastatrice).



Versare poco per volta il latte, mescolando con un un cucchiaio di legno finchè l'impasto non sarà morbido.

Accendere il forno a 180°, mettere i rimanenti 50 g di burro nello stampo e passarlo in forno fino a farlo sciogliere: estrarlo e ruotarlo per far ricoprire le pareti (io mi sono aiutata con un pennello di silicone).
Sistemare le fettine di pesche, ricoprire con l'impasto (io prima di infornare ho distribuito anche un paio di cucchiai di sciroppo delle pesche) e infornare a 180° per 45 minuti circa. Dopo il primo quarto d'ora ho coperto con carta argentata, che ho tolto negli ultimi 10 minuti.


















Si capisce quanto viene morbidoso? Resta molto umido e soffice! Anche molto dolce, ma... da quando è un problema :) ?

  Con questa ricetta partecipo al contest di Sara

e al contest di Caia


Vi auguro un ottimo sabato! Baci,
                                                     Valentina!